Una piccola realtà artigiana di Brendola cresciuta quando fu chiamata a fornire la Zamperla per costruire le grandi giostre di EuroDisney. Accanto alla qualità e alla cura riservata al cliente conta soprattutto la velocità di esecuzione. E la preparazione e formazione del personale. Produzione che si diversifica anche con torchi e attrezzature calcografiche per la stampa utilizzate dalle Accademie delle Belle Arti. Un’azienda la cui narrazione sembra calzare a Pennello con il famoso libro di Antonio Calabrò, “La morale del Tornio”
Per Torneria SCM Società Costruzioni Meccaniche Snc il nome dice già molto. Si tratta di una piccola realtà artigiana delle lavorazioni meccaniche di precisione, forte di oltre trent’anni di attività, una decina di dipendenti e qualche centinaia di migliaia di euro di fatturato. Tutto inizia nel 1981, quando Ezio Zerbato affitta un capannone a Brendola (VI) e avvia l’attività assieme a un socio: alle spalle ha già una solida formazione in officina che gli permette di muoversi nel settore con destrezza. Negli anni i due si dividono ma nonostante ciò la torneria di Zerbato cresce. La svolta avviene grazie alle commesse per la Zamperla Spa, primo cliente nonché leader nella fabbricazione di giostre, incaricata dalla Disney di costruire le attrazioni per la futura EuroDisney di Parigi. «Eravamo sul finire degli anni ’90, si voleva aprire questo grande parco divertimenti e la Zamperla si affidava soltanto a fornitori di fiducia e qualificati – ricorda Zerbato con soddisfazione -. È stato molto impegnativo perché costruire giostre richiedeva massima attenzione ed eccellente qualità dei materiali, con pezzi a volte da produrre in poco tempo, ma ce l’abbiamo fatta». In seguito il lavoro è aumentato soprattutto per la fiducia riposta da parecchie aziende locali. «Queste operavano nell’ambito del settore energetico e del gas e avevano bisogno di lavorazioni meccaniche di precisione. Noi nel contempo abbiamo allargato il parco macchine interno».
L’incremento del numero di macchinari a disposizione permette di effettuare più lavori contemporaneamente. Continua Zerbato: «Non bastano solo la qualità del prodotto finito e l’attenzione al cliente, che garantiamo sempre, e neppure prezzi di mercato competitivi: occorre notevole velocità di esecuzione. Oltre al giusto numero di attrezzature tra torni e apparecchiature utensili a controllo numerico (c.n.c.), circa una ventina ad oggi nel nostro parco macchine. Tutto ciò è un mix strategico da portare avanti in futuro». La sua impresa da più di dieci anni ha diversificato la produzione, costruendo pure torchi e attrezzature calcografiche per la stampa artistica e affiancando alla Torneria SCM il nuovo marchio depositato SCM Press (torchi calcografici commercializzati nelle varie Accademie di Belle Arti italiane). La differenza nel medio e lungo termine nasce però anche dalla preparazione del personale, formato direttamente in azienda. «Li scelgo tutti con diplomi tecnici o provenienti da istituti professionali specifici del settore, in ogni caso è necessaria prima una “gavetta” interna affiancati da chi ha anni di esperienza: così il giovane ha modo di calarsi nella realtà aziendale e chi dirige di capire chi ha veramente passione per questo lavoro. Purtroppo non si fa più formazione in bottega come una volta e si rischia di perdere il saper fare. Quanto al marketing ci affidiamo ai temporary manager (figure professionali che ci supportano nelle ricerche di mercato), mentre per la parte commerciale e amministrativa aziendale a figure qualificate anche sul piano linguistico».
Per le sfide future Zerbato, che da dirigente di Confartigianato Vicenza vede la situazione in ottica allargata, parte proprio dalla formazione. «Bisogna tornare assolutamente alla formazione sul campo sostenendo gli stage degli studenti. Mi piace il modello tedesco, dove una persona qualificata introduce gli apprendisti alla vita aziendale e li assume quando li giudica pronti». Questo perché lui stesso prevede un’ulteriore crescita di SCM nel 2016. «Abbiamo in ballo un’importante commessa nell’auto elettrica, non escludiamo incrementi dell’attività e nuove assunzioni». Le speranze di Zerbato sono comunque orientate a una crescita generale della categoria. «Con un docente universitario mio amico, ho istituito il premio SCM Press per i giovani desiderosi di intraprendere un mestiere artigiano. Ai vincitori regaliamo una serie di strumenti, in modo da incoraggiarli a essere propositivi». Per Open Factory sono stati chiamati alcuni studenti delle Accademie di Belle Arti a dare dimostrazioni di incisioni artistiche.